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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

mercoledì 5 maggio 2010

Disasters

Sono uscita in permesso lunedì e martedì e sono tornata a casa. Un disastro sotto tutti i punti di vista.. Sono felice di essere rientrata in clinica, qui mi sento protetta dal mondo esterno.
Ho fatto un colloquio di lavoro: tutto bene fintanto che non mi chiedono il motivo della mia invalidità, vedo che lo sguardo cambia improvvisamente, diventa più cupo e diffidente.
Inoltre i miei genitori sono riusciti ad innervosirmi più di quanto io sia in grado di sopportare. Ho fatto una selezione per un posto in tribunale e sono arrivata 51° su 92 iscritti e sentirsi dire da un proprio genitore "ma perchè arrivi sempre così in basso?" sicuramente fa girare i cojoni..
aiuto, qui in clinica il dottore si è incazzato: o si aumenta di peso o si è dimessi.. mi sento spaesata, se mi buttano fuori sono veramente su una strada..

3 commenti:

  1. non hai scelta: devi fare quello che dicono!

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  2. devi è una parola grossa.. diciamo che ci provo..

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  3. ma non è meglio "devi"?
    così sembra di più una strada senza alternative.
    devi vivere.
    devi tornare a casa.
    devi ricominciare ad essere felice.

    devi perchè te l'ho detto che un mondo senza la luisona non va bene.

    nella cultura araba, quando si ha tanta nostalgia di una persona si dice:
    your place is empty.

    luisona: il tuo posto è vuoto.
    torna.

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