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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

martedì 21 giugno 2011

Ombre

Caro Gianni,
ormai sei diventato il mio interlocutore preferito per le mie elucubrazioni mentali, rassegnati ad ascoltare le cose bislacche che mi vengono in mente.. e poi abbiamo tante cose da raccontarci, tutto il tempo perso ognuno per la sua strada, a combattere per le proprie battaglie. Ma non preoccuparti, ci sono qua io, con il mio blog, a tormentarti periodicamente, spero ti faccia piacere.
Inutile dire che mi manchi tanto, ma io non mi stancherò mai di ripetertelo.
Come stai lassù ora che ti stai godendo il tuo meritato riposo? Siamo in tanti a pensare a te, hai lasciato un segno indelebile in tutti noi.
Qui la vita continua come al solito, con gioie e dolori, a volte sono più i dolori, ma si tira avanti, la mattina bisogna alzarsi e affrontare la giornata, bella o brutta che sia, e sperare di arrivare a sera senza prendere troppi scossoni.
Certe volte penso che sia così comoda la vita dei miei due gatti: dormono quando vogliono, giocano a rincorrersi e a far la lotta, hanno la pappa pronta quando hanno fame, si fanno coccolare quando sono in vena di tenerezze. Ma non è così che vanno le cose per noi umani..
Ti confesso che è un periodo un pò difficile per me, il mio saliscendi dell'umore come sulle montagne russe talvolta mi lascia spossata, tanto che un pò di volte ho desiderato raggiungerti. Questo te l'ho già detto altre volte, ma ho deciso che preferisco aspettare.
Dopotutto ci sono anche belle notizie. Non so se ti ho mai raccontato che pratico kick boxing: è una vera medicina per scaricare nervoso e tensione ed è davvero divertente. Sabato scorso ce l'ho fatta a superare l'esame di passaggio di cintura. Ora sono cintura gialla e anche se ciò non mi porta nessun vantaggio concreto, la cosa mi riempie di orgoglio, perchè ci ho messo l'anima per prepararmi, l'assenza di un mese e mezzo causata dal ricovero a Teolo mi aveva fatto perdere tanto tempo utile per la preparazione. Avevo anche il maestro che mi  diceva che sarei stata bocciata e io che sono testarda come un mulo mi sono messa sotto con una grinta da leone e ce l'ho fatta, anche grazie all'aiuto della mia bravissima istruttrie Elisa.
Adesso che ci ho preso gusto, voglio imparare a fare combattimento, voglio mettermi ulteriormente alla prova. Sai quanto amo le sfide. E vincerle.
Ti racconto un episodio strano che mi è accaduto la scorsa settimana: mi stavo allenando, stavo facendo combattimento a vuoto, ovvero tiravo calci e pugni contro un avversario immaginario. Ad un certo punto è apparsa davanti ai miei occhi una figura umana tutta nera, senza volto, percepivo che era maschile e molto cattiva. La mia istruttrice mi ha vista tutta all'improvviso assumere uno sguardo vitreo, duro, incazzato, mi sono stretta ancor di più nelle spalle per proteggermi di più e ho iniziato a tirar colpi con una violenza prepotente. Non ti nascondo che questo episodio mi ha un pò turbata. Ne ho parlato con alcune persone: non so se sia stata un'allucinazione o cos'altro, di sicuro ho visto qualcosa. Alcuni mi hanno suggerito che erano le mie angosce e paure che avevano preso forma. Bene, sono pronta, se apparirà di nuovo, come spero, sarò ancora più violenta, te l'assicuro.
Certo che è tutto così strano: non mi manca nulla per essere felice, ma ogni giorno immancabilmente sento quella stretta allo stomaco, una tristezza feroce mi pervade, mi fa soffrire come un cane.
Oggi il medico mi ha detto che nè lui ne io possiamo mandare via questo mio male di vivere ma accettarlo, sopportarlo e, per quanto possibile, addomesticarlo. E va bene, cercherò di superare anche questa prova, ci provo, non voglio lasciare nulla di intentato.
Intanto ho intenzione di rimettermi a scrivere: il mio racconto è fermo da più di un mese e ci tengo a finirlo, poi c'è il lavoro, gli amici, tuttta una vita da vivere, nel bello e nel cattivo tempo.
Tu continua a rimanermi vicino col tuo sorriso e veglia su di me.
Ti abbraccio forte forte
LU

venerdì 3 giugno 2011

Finalmente a casa

Carissimo Gianni,
è un pò che volevo scriverti, ma la santa pigrizia mi ha pigliato di brutto.
Finalmente sono tornata a casa, era il 19 maggio. Ci sono voluti un pò di giorni per riprendere la vita normale ma ancora non mi ci sono abituata. E' difficile.
Ho rimesso la tua foto davanti al computer, il tuo sorriso a volte mi rasserena, a volte mi fa star male, sento la tua mancanza in maniera struggente. Uno di questi giorni voglio venire a trovarti.
Ieri sera ho partecipato a una grigliata con la squadra di Marco, evento per me eccezionale visto che sono un orso, ma mi sono divertita parecchio. E mi sono benzinata di birra come non facevo da anni. Si stava da dio. Poi oggi ho pagato le conseguenze, ho dormito tutto il giorno, non ho più l'età per fare certe cose.
E con grande nostalgia mi sono venuti alla mente i ricordi delle mie vecchie feste di compleanno, tu che andavi via la mattina barcollando tuttto rincoglionito... Che bei tempi.. quanta serenità, pazzia ed incoscienza..
E mi ricordo anche quando ti vedevo sfrecciare in scooter andando al lavoro, con l'acceleratore a manetta tutto piegato in avanti come a fendere il vento..
Sono sincera: ci sono ancora dei momenti in cui vorrei raggiungerti ma non preoccuparti, ho ancora tante cose che voglio fare, non è il mio tempo.
Invece non so cosa darei perchè tu tornassi qua almeno un momento, solo qualche ora, giusto il tempo per andare al Cral (anche se ha cambiato nome per me rimarrà sempre il Cral) a berci uno spritz, fare un giro di briscola e raccontarcel a un pò. Ma so che non è possibile. Vorrei tanto che questo miracolo si avverasse.
Almeno se puoi, ti chiedo un favore: ogni tanto vienimi a trovare nei mei sogni, è l'unico modo che ho per sentirti vicino.
Un bacione
LU