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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

venerdì 30 aprile 2010

Mettersi in gioco - part 2

Continuo  a sentirmi in subbuglio.. abbiamo parlato di mettersi in gioco ma ho capito che in fondo io non lo sto facendo.
La realtà è che mi sto fottendo di paura. Paura di tutto, di affrontare le difficoltà, di stare male, di cambiare.
E' questa la chiave di volta. E pensare che stamattina mi sentivo così sicura di me stessa e adesso mi sento un topolino che corre in una gabbia sbattendo la testa contro le pareti.
La Luisa che affronta i colloqui di lavoro con grinta, determinazione, solarità è soltanto una facciata, un teatriio messo in piedi affinchè la gente non si spaventi di me più di quanto non lo sia io.
Riuscirò a cambiare? Ne vale la pena?
Ora proprio non so dirlo....

Mettersi in gioco

L'incontro di gruppo stamattina col dott. Fiorellini mi ha letteralmente sconvolta e mandato in crisi. Dietro il mio apparente modo di fare gentile e beneducato si nasconde tutt'altro. E' come se avessi paura di mostrare chi sono veramente e soprattutto mettermi realmente in gioco.
Forso non voglio mettermi in gioco, voglio ancora stare arroccata nella mia situazione di nicchia e vivere delle mie poche certezze e cose conosciute.
Ho capito che ho paura di cambiare, perchè la strada nuova non so dove mi porterà. Cosa devo fare?
Oggi a pranzo mi sono spaventata per un piatto di pasta eccessivamente grande secondo i miei standard e inizialmente avevo nascosto metà porzione in un tovagliolo di carta. Poi la saggia Viviana mi ha convinto a mettere il maltolto nel vassoio. E' giusto non imbrogliare ma far sapere a chi si occupa di noi che siamo in grande difficoltà.
Ce la farò? Non lo so, so solo che così sto bene. Basta che non mi diano scossoni così improvvisi come oggi all'incontro. Sto camminando in equilibrio sul crinale della vita, ho paura di perdere l'equilibrio....

giovedì 29 aprile 2010

Desiderata

Questa poesia mi accompagna da anni e mi trasmette tanta serenità. La voglio condividere con le persone a me care.
Desiderata

Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.

Finché è possibile, senza doverti arrendere, conserva
i buoni rapporti con tutti.

Di' la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l'ignorante:
anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive:
esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.

Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile:
e' un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo é pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'é di buono:
molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e' piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all'amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione esso e' perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.

Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la' di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.

Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.

Perciò sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.

Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e' ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.

Fa’ di tutto per essere felice.

Congiunzioni astrali

Quando si dice congiunzioni astrali favorevoli... tre colloqui di lavoro in una settimana.. e io che faccio i salti mortali per incastrare gli orari con i momenti liberi del ricovero.. Due banche e una ditta del settore edilizia.. Spero finalmente di riuscire ad imbroccarne almeno una.. E' proprio comodo appartenere aqlle categorie protette, bisogna tutelare noi animali rari a rischio di estinzione!!

Ieri è arrivata una nuova compagna di stanza: si chiama Caterina, ha la mia età e un viso bellisssimo e dolcissimo.. però chissà quanto dolore si cela dietro quei fantastici occhioni..

martedì 27 aprile 2010

After the trip

Ma quale trip del cavolo!! Mi sono venuti solo forti dolori allo stomaco, mi bruciava l'esofago e poi alle sei e mezza ero già sveglia.
Ora farò un ragionamento lucido (cosa molto strana per me in questo periodo): ho un piano terapeutico, funziona bene, è testato da diversi mesi, è il meglio di quanto io abbia avuto finora perchè mi fa stare bene, quindi no cazzate anche se queste derivano da un errore di chi deve somministrarmi la cura.
Ieri ho fatto un colloquio di lavoro, nientepopodimeno che in una banca.. una grande banca.. ero tutta fighetta coi vestiti prestati dalle mie compagne di stanza, gonna nera aderente, ballerine nere lucide, ero un  fiorellino...
E' andato tutto bene... fintanto che non mi hanno chiesto il motivo della mia invalidità civile: e adesso voglio proprio vedere se i pregiudizi sulla mia malattia hanno attecchito in una terra più "open minded" come il veneto...
mah...

domenica 25 aprile 2010

Trip

Mah.. stasera gli infermieri si sono sbagliati e mi hanno dato dose doppia di farmaco.. ah, le mie paste, quanto buone sono..

Adesso sono curiosa di vedere l'effetto che fa.. Sono una sporca impasticcata felice di esserlo, chissà che bel viaggio mi faccio, e per giunta non è illegale:)

sabato 24 aprile 2010

Errata corrige

La saggia zia Gigia (il cui blog è stupendo, invito tutti a leggerlo) mi ha segnalato che "Rumors" non vuol dire "Rumori" bensì "pettegolezzi".. E pensare che l'inglese era la materia in cui andavo meglio!!!
Beh, nel mio post precedente intendevo parlare di rumori, quelli dei carrelli degli infermieri che passano per le stanze a orari prestabiliti.. Qui c'è un ordine precostituito al quale mi adatto volentieri, faccio la brava soldatina ubbidiente.. Salvo poi divertirmi come una capra quando riesco a fare qualche sgarro...
Oggi giornata piovosa, ma stranamente il mio umore è molto up, oserei dire euforica... Se solo ne sapessi il motivo....

venerdì 23 aprile 2010

Rumors

Ormai a vivere negli ospedali riconosco i rumori dei carrelli lungo il corridoio.. so quale è quella della colazione, quello della terapia, quello delle pulizie. Ogni posto ha i suoi rituali e tutto procede sempre con un ordine prestabilito, giorno dopo giorno, giorno dopo giorno..

Cambiano le facce dei pazienti, ma l'ingranaggio è perfetto, non si blocca mai. Anche se a dir la verità a me piace scardinare l'ordine supremo, voglio poter fottere il sistema. E ho i miei metodi.. Una volta sono riuscita a fregare una bottiglietta di xanax e un'altra ancora uno sciroppo lassativo..

Non è un gran curriculum come fottitrice ma l'impegno ce lo metto tutto:)))

giovedì 22 aprile 2010

Fa freddo

Fa freddo fuori e questo freddo mi gela anche l'anima. Mi sento prigioniera dietro questo inferriate che offuscano il paesaggio ed incatenano il mio corpo.

Continuo a sentire il mio corpo come un estraneo, uno scomodo compagno di viaggio. Mi sento a disagio, voglio rimanere così come sono, con il mio fisico e il mio aspetto dark e sinceramente me ne frego di quel che il mondo pensa di me.

Mi hanno detto che ho capacità cognitive ridotte perchè sono senza energia, ma io mi sento lucida, anche troppo. Mi hanno anche detto che sono borderline e in effetti mi sento come un'anima che viaggia in bilico su un burrone, vivo di impulsi improvvisi quanto potenti, e a volte molto distruttivi.

Ma non voglio tornare indietro, non mi fido più di nessuno.

mercoledì 21 aprile 2010

Varie ed eventuali

Talvolta mi sento messa all'angolo, schiacciata da forze più potenti di me, che mi impediscono di rialzarmi e mi mettono addosso tanta paura.

Mi ricordo di un'immagine che avevo di me alcuni anni fà: mi vedevo in una stanza grande e buia, io ero una bambina spaventata, rannicchiata in un angolo con tanta paura di alzarmi.

L'unica finestra era chiusa e la mia ultima speranza era che la finestra piano piano iniziasse a spalancarsi e farmi finalmente vedere uno spiraglio di luce.

Vi presento Black

C'è una bestia nera e feroce che vive nel mio cuore e nella mia anima. Ho deciso di chiamarla BLACK.

Black ha due occhi scuri, molto profondi, uno sguardo che ti penetra dentro e ti lascia una sensazione di gelo intenso. E' grande, fiero, prepotente e vuole prendere il comando della mia vita.

Quando riesce a prendere il sopravvento io non esisto più, la mia forza di volontà è completamente annullata, Black riesce a farmi fare le cose peggiori che io abbia mai fatto: abbuffarmi, sesso con persone conosciute da troppo poco tempo, raccontare bugie.

Mi toglie la serenità e la voglia di vivere, l'allegria e la simpatia che abitualmente mi contraddistinguono.

A volte sono così stremata che mi cade un velo nero davanti agli occhi e non desidero altro che la morte.

Forse in una vita futura avrò più fortuna. In questa ho sofferto troppo, più di quello che sono in grado di sopportare.

lunedì 19 aprile 2010

lunedì mattina

fuori c'è un bel sole e fa caldo.. voglio provare fare pace col mondo...

Parkinson

Il morbo di Parkinson è una malattia subdola e bastarda. Ho visto mio padre perdere la sua lucidità negli ultimi anni, costantemente ed inesorabilmente..

La malattia me lo sta portando via, giorno dopo giorno, un pezzettino alla volta.. Il suo addormentarsi all'improvviso, il suo non trovare le parole per esprimersi, il camminare gobbo, il tremolio alle mani e alle gambe, la sua voglia di non fare nulla se non stare stravaccato sul divano a vedere le televendite sulle tivù locali..

Sono tutte cose che fanno male, soprattutto perchè sai che è una discesa lenta ed inesorabile, e tu non puoi fare niente per impedirlo.

Spesso me lo immagino già morto, me lo vedo disteso in una bara, le mani incrociate, lo sguardo fisso e spento. So che questo arriverà presto e ne ho una folle paura. Non so come reagirò..

La morte mi spaventa ma anche mi attrae, vorrei che capitasse a me per vedere cosa c'è dopo, ma non ai miei cari.. Loro no, non voglio che incontrino nella vita nessuna sofferenza, piuttosto me ne prendo carico io.


Free your soul

Vorrei essere solo anima, vorrei potere librarmi alta nel cielo, libera da ogni zavorra, senza pensieri e preoccupazioni..

Questo mondo mi schiaccia e mi opprime, il mio corpo è come un macigno che mi tiene ancorata alla terra, mi soffoca, mi porta via il respiro..

Fuori il cielo è azzurro e limpido, vorrei fondermi nelle nuvole, osservare tutto dall'alto e sorridere soddisfatta..

Ma ci sono queste grate alla finestra che mi tengono prigioniera... se solo potessi scavalcarle...

domenica 18 aprile 2010

domenica 18 aprile

oggi è domenica, il giorno dedicato a santificare chissà che cosa... un raggio di sole filtra attraverso la finestra con la tapparella quasi del tutto abbassata.. la vista sul parco è fenomenale, un vasto insieme variegato di campi coltivati e sentierini che si incrociano come un labirinto.

e io sono qui, nella mia stanza numero 403 al quarto piano di una clinica psichiatrica.. ormai sto diventando di casa negli ospedali, i miei amici sono gli infermieri, i miei confidenti sono i terapeuti.

il sapiente e calibrato mix di farmaci che prendo mi salvano dalla pazzia in questo mondo che è tutto pazzo e non va mai come io vorrei..

il profumo che c'è nell'aria mi ricorda i lontani anni in cui studiavo a padova... avevo vent'anni, ero un fiore che stava sbocciando, mi sentivo viva, con tante strade davanti da percorrere, ero felice..

anche adesso padova mi fa lo stesso effetto, non so perchè ma udine mi trasmette un senso di chiusura, qualcosa di cupo, una cappa grigia che copre la città e i suoi abitanti..

padova no, è allegra, solare, vitale.. quante cazzate ho combinato mentre stavo al collegio delle suore.. ero il clown in mezzo a tutte quelle ragazze affiliate a vari movimenti religiosi integralisti tipo azione cattolica, mi piaceva scandalizzarle con gesta e parole scurrili.. e quante bevute, quante pomiciate con ragazzi di cui ho un ricordo molto sbiadito.. i miei compagni di corso, le vacanze a rimini con annalisa...

oggi mi sento un pò triste, pensieri nebulosi affollano il mio cervello e rimbombano in questo corpo che non ha più le forze per stare in piedi. vorrei poter dire: ce la farò.

mi dispiace, questa non è la verità. e voglio che si sappia.