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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

giovedì 27 gennaio 2011

English Ballad

... composta mentre dormivo in macchina andando dal dentista....

Now I should be happy
I've got a house
I've got a job
My health is good
I have enough money
to pay my dues,
to buy new clothes
to go to the cinema on Sunday afternoon.
I have a car
I have two pretty cats
My parents are still alive
and they're well.
I can do whatever I want
I can go out or stay at home
sleeping on my yellow sofa in gray afternoons
I have a lot of friends
somebody has even lost his head for me.
And then why am I so sad?
Why does this world seem so meaningless?
I've lost my man
I've let him go away
I cannot deny it's my fault.
And now I am here
with a black cruel beast
which is eating my soul.
I long for green fields and blue skies.
Where are they?
Are they in this world?

mercoledì 26 gennaio 2011

Grazie

Ciao Yuri!
E’ passato solo poco tempo, giusto una notte per dormirci sopra, e stamattina, quando mi sono svegliata, ho realizzato, in maniera lucida e chiara, che tu non sei più il mio moroso.
Non che fosse una novità, ma ieri finalmente abbiamo avuto il coraggio (soprattutto io, visto che al solo pensiero di parlarti mi tremavano le gambe), di dirci in faccia tutte le cose che non funzionavano più.
Pensare a te mi stringe il cuore, sento un misto di sensazioni strane che vanno dal dolore profondo al senso di liberazione, alla tristezza, alla serenità. Non chiedermi il perché di questo fritto misto così eterogeneo, non saprei proprio darti una spiegazione.
Mi ricordo che spesso mi pungolavi e mi chiedevi di scrivere qualcosa di bello su di te, ma io mi schernivo intimidita, riportandoti un proverbio cinese che avevo sentito anni fa e che ho fatto mio: “Quando ti piace qualcuno non dire mai in giro il suo nome, sarebbe come cederne una parte”.
Adesso invece ho voglia di scriverti, anche perché, a dirla tutta, non sei più mio. Purtroppo.
Non sono riuscita a tenere mio l’uomo migliore che abbia mai incontrato in vita mia. Non riesco proprio a perdonarmela.

Ricordo con struggente malinconia, che quasi mi fa male, i miei primi giorni di ricovero a Teolo, che tra l’altro cadevano intorno al tuo compleanno.. Fissavo dalla mia stanza le colline che circondavano la clinica e avevo un groviglio immenso di pensieri in testa. Poi ho iniziato a scrivere, sempre di più, e da quella volta non mi sono più fermata.
Poi, in punta di piedi, un giorno sei apparso tu, nascosto dietro un cortese invito a far amicizia su facebook.. E tutto è iniziato… La nostra favola è iniziata, fatta di lunghe telefonate, dolci parole, incoraggiamenti. Mi sono innamorata come prima mai mi era successo.

Con questa lettera voglio semplicemente dirti grazie: grazie di essere stato l’uomo con cui in vita mia io sia stata meglio, l’uomo che mi ha amata di più e al quale ho dato tutta me stessa, l’uomo che mi ha insegnato a tirare fuori le palle e combattere, per me, per noi, per la vita, l’uomo che quando canta mi fa venire i brividi lungo la schiena, l’uomo che mi ha trasmesso la voglia di iniziare a scrivere (la contessa cisalpina ti saluta affettuosamente) e farmi intravedere cosa mi piacerebbe fare nel futuro, l’uomo che mi ha insegnato a non aver paura di crescere e mi ha mostrato quanto bello è il mondo, l’uomo che mi ha tenuto per mano e mi ha accompagnata passo passo a riprendere la mia vita quando, come un pulcino bagnato, (queste sono le parole dell’inossidabile dott. B.) sono uscita dalla clinica di Teolo tutta impaurita e tu mi hai tenuto per mano e, con dolci parole d’affetto, mi hai fatto capire che anche io ho diritto a conquistarmi il mio posto nel mondo. Grazie per essere stato mio. Anche se solo per una breve e fugace estate.
Tutte quelle volte che in clinica, la sera fumando l’ennesima sigaretta, guardavo dall’alto la mia macchina e sognavo di correre da te.
Mi hai conquistato con una dolcezza e un’intelligenza che non avevo mai incontrato prima.
Ricordo il 10 giugno, appena rientrata a casa, il campanello che suona, una porta che si apre, e una figura che lentamente fa capolino. E’ stato più forte di me: ti sono saltata in braccio e ti ho riempito di baci.
Adesso invece sono ritornata nel mio modo di essere quasi abituale: selvatica, selvaggia, anarchica, ribelle… Ma l’estate 2010 è stato di gran lunga il periodo più fantastico della mia vita..
Che bello il concerto a Osoppo, anche se non c’era un cane.. io distesa a prendere il sole e tu a cantare con la consueta adrenalina.. Mi sentivo la “donna del cantante”.. Mi sentivo importante.. E poi quando canti, sei una forza della natura….

Una certezza ce l’ho e te l’ho anche detta a voce: se non sono riuscita ad amare con continuità un uomo splendido come sei tu, vuole proprio dire che non sono capace di amare. Punto e basta questa è la pura e semplice verità.
E ti assicuro che ti ho amato con una intensità mai provata prima, ti ho dato tutto di me, come tu hai fatto con me.
Ma poi non sono più riuscita a farlo. Non riesco a darmene una ragione per questo mio fallimento.
E se un giorno, chissà quando, imparerò a farlo, vorrei tanto che l’uomo da amare con tutta me stessa sia tu. Forse è un’utopia ma io intanto lo dico.
Non so perché ma l’amore non fa per me: parto in bomba e poi mi perdo, penso ad altro, facendo così del male a chi ho a fianco. E’ così difficile dire “Ti amo” certe volte.. Ma avrà un valore questa frase?
Proprio perché non sono portata per l’amore mi sono circondata di gatti: grazie anche a te, che mi hai spinto ad adottare Leo, adesso quando torno a casa ho qualcuno che mi attende e che mi strappa un sorriso e una carezza. E mi sento felice. Peccato, ora che c’è Bastet, che tu non possa fargli da papà così bene come hai fatto con Leo, le avrebbe fatto sicuramente tanto tanto bene.
A volte tu eri l’aria che respiravo, non c’era vita senza di te, altre volte invece eri più pesante di una pigna in culo (perdona la crudezza dell’affermazione), mi sembrava che telefonarti o mandarti un sms fosse una formalità da espletare come timbrare il biglietto dell’autobus.
Avere a che fare con me è una bella gatta da pelare.. Durante il corso della giornata il tono del mio umore ha dei picchi incredibili, come una sinusoide impazzita.
I medici mi hanno detto che sono borderline e in effetti lo sto constatando proprio ora, nella mia incapacità di mantenere relazioni stabili nel tempo. Posso provare a migliorare, ma snaturare il mio essere no.
Adesso sono nuovamente caduta nel baratro della depressione e dell’angoscia e per nulla al mondo voglio portati con me in questo truce viaggio. Voglio uscirne da sola (d’altronde tu mi hai insegnato a combattere) e ritornare alla vita felice e serena come prima. In questi giorni di angoscia ho invocato la morte più volte ed è un bene che tu non sia presente, non meriti di avere accanto una persona così difficile.
Ma io vincerò, ne sono certa. Mi ci vuole solo tempo.
Se devo scegliere tra l’amicizia e l’amore, voto sicuramente per l’amicizia, sono fatta così, ho amici per i quali andrei in capo al mondo a piedi nudi, ma per un uomo non lo so se sarei capace di farlo.
Ma ti assicuro che ti ho amato, con tutta me stessa, ed il mio sogno più grande è riuscire ad amarti ancora un giorno, con più intensità, quando però sarò meno instabile. Sei l’unica persona che abbia reso la mia vita completa.
Concludo questa mia lettera con le parole di un cantante che tu odi ma io adoro, cioè il Liga, le faccio mie e le dedico a te:

grazie per il tempo pieno
grazie per il te più vero
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?


Grazie, mille volte grazie. Dal profondo del mio cuore.
LU

domenica 9 gennaio 2011

Ciao Gianni, hai voglia di ascoltarmi?

Ciao Gianni,
è un di tempo che non ti scrivo, ho sempre paura di disturbare..
Ormai è parecchio tempo che mi sento triste, senza peraltro comprenderne le motivazioni, e la persona più adatta con cui parlare sei tu. Ho le lacrime ferme sull'orlo degli occhi ma non ne vogliono sapere di scendere, ho un'angoscia dentro che mi dilania l'anima, fuori il cielo è di un grigio pesante, l'unica alternativa da prendere in considerazione è quella di buttarsi sul divano e dormire fino a sera.
Ma come fai a mantenere sempre quel tuo sorriso perenne stampato in viso (e che invidio non poco), nella foto che tengo a fianco del mio pc?
A volte mi trasmette tenerezza e dolcezza, tanto che riesco addirittura a ricambiare il sorriso, altre volte invece mi fa una gran rabbia, mi fa incazzare, mi mette angoscia. Sono fortemente incazzata con chi non ha saputo curarti come si deve o, per andare nei piani più alti, con chi ha fatto sì che la tua vita finisse troppo presto.
La rabbia è tanta che ho smesso di pregare (perdonami per questo ma proprio non ci riesco), anzi, a volte bestemmio pure e in maniera alquanto colorita.
Le cose non vanno mai come dovrebbero, e a me questo non sta bene. Forse perchè sono un'anarchica contestatrice??????
In questo periodo sono molto triste e cupa. E non riesco a capirne il motivo. Certo che questo cielo grigio non mi aiuta molto.
E pensare che motivi per essere felici ci sono: ho finalmente trovato lavoro, vendo ricambi per auto americane col mio amico Marco (il boss migliore che potesse capitarmi), la tempesta con Yuri è passata, anche se ancora non riesco a farmene una ragione sul perchè queste due persone per me così importanti non riescano ad andare d'accordo.
E poi un'altra splendida notizia: ho adottato una gatta abbandonata, si chiama Bastet, e a giorni entrerà a far parte della famiglia.
Finalmente Leo avrà una compagna di giochi e non passerà più le giornate stravaccato sul divano a fissare il vuoto. Bastet è stata scacciata da una padrona infame che aveva deciso che era troppo oneroso mantenerla e per farla desistere dalla voglia di tornare a casa, le lanciava secchiate di acqua. Per fortuna è stata raccolta da una ragazza di buon cuore che appartiene ad una associazione che si occupa di prestare soccorso agli animali abbandonati.
L'ha curata e accudita tanto che adesso è un gioiello nero lucente con lo sguardo fiero ed aristocratico.
Finalmente la famiglia si allarga.
Come il Piccolo Principe ora io ho la responsabilità per le mie creature, che sono uniche ed irripetibili. E non mi tradiranno mai.
Solo che al momento io mi sento tutto tranne che responsabile.
Sono un'incosciente, irresponsabile, spericolata, una delinquente.
La mia autostima al momento non è ai massimi livelli, ho fatto cose di cui mi vergogno al solo pensiero, ho messo la mia vita in pericolo, osservando il tutto dall'esterno come se fosse un film recitato da un'attrice sconosciuta.
Mi sono fatta del male e tuttora sto male. Nel corso della giornata riesco ad alternare momenti di felicità ed euforia (non sempre però) ad altri in cui l'angoscia mi toglie il respiro (diciamo l'80% del tempo)..
L'altra sera mi mancavi così tanto che giravo per la casa a passo da bersagliere, fumando e piangendo allo stesso tempo.
Gianni, mi dispiace, ma la tua scomparsa non l'ho proprio digerita, e non riesco ancora a farmene una ragione. Dove sei?? Come stai??? Ti prego vienimi trovare.....
Mi manchi tanto...
con l'affetto di sempre
LU

giovedì 6 gennaio 2011

Caro Gesù Bambino

Caro Gesù Bambino,

noi non ci conosciamo e tra l'altro mi rendo conto di essere brutalmente fuori tempo massimo, Natale è già passato da un bel pezzo e domani è l'Epifania. Che dici, devo scrivere alla Befana?
Non è mia abitudine scrivere letterine a Natale, ho smesso quella volta in cui da piccola mi sono ritrovata in regalo un bel carico di carbone e una lettera in cui venivo brutalmente cazziata per il mio comportamento incivile e ribelle, segno questo, che anche da piccola avevo imparato a distinguermi dagli altri.
Ho pianto tanto quella volta, per cui non ho più scritto lettere nè a te nè a Babbo Natale, il quale, peraltro, mi sta un tantino antipatico, così grasso e laido, mi dà l'idea di un vecchio pedofilo e corrotto, che si fa le piste con il cibo per le renne.
Sicuramente le multinazionali dei giocattoli (tipo la Clementoni, la Mattel, la Lego e così via) l'avranno messo sotto contratto, sicchè gli speranzosi bambini cresciuti in questa opulenta società consumista, non riceveranno mai in regalo un cesto di vimini intrecciato dai bambini del Nicaragua, forse non saprebbero neanche che farsene.
E invece, caro Gesù Bambino, quest'anno mi è venuta voglia di scriverti due parole, sperando di darti con ciò un pò di piacere.
Mi presento: sono Luisa, per gli amici Lu, ma c'è anche chi mi chiama Luisona, non certo per le mie forme fisiche (che sono tutt'altro che formose) e come avrai capito sono una tipa un pò bizzarra, sempre fuori tempo massimo, o troppo presto o troppo tardi, ma in fondo non sono un cattivo soggetto.
E' un pò che avevo voglia di scriverti, ma non per chiederti regali, ma per darti il benvenuto in questo mondo, evento che magicamente accade il 25 dicembre di ogni anno. Mi fa tenerezza sapere che vieni dato alla luce in una fredda capanna senza luce e riscaldamento, solamente l'alito pestilenziale di un bue a darti un pò di calore.
Mi ha sempre colpito molto la dignità con cui Giuseppe ha affrontato il suo ruolo di padre, ben sapendo che neanche uno spermatozoo dei suoi aveva contribuito alla tua misteriosa fecondazione. Grand'uomo.
E quei folli megalomani rintronati dei Re Magi (non li ho mai sopportati) invece di portarti dei regali adatti ad un neonato, cosa vanno a donarti??? Oro, incenso e mirra!!! Cosa se ne fa un neonato con quella roba????
Capisco l'oro, magari lo puoi rivendere e comprarti una capanna col riscaldamento autonomo, ma con incenso e mirra che diamine ci fai? Li fumi?? Ci fai le piste per giocarci con le biglie?
Eh no, ad un neonato, per di più di nobili origini come te, si fanno regali di tutt'altro spessore: una tutina di Prenatal, 27 chili di coperte, una casa popolare, un Sapientino (beh forse di quello non ne hai bisogno!), ma com'è che nessuno ci ha pensato?
Anche io, nel mio piccolo, ho pensato di donarti qualcosa, un piccolo gesto che rapprersenti tutto l'affetto che provo per te. Purtroppo, ormai da troppo tempo, il mio conto in banca è di un rosso così profondo, che fa invidia ai film di Dario Argento.
Ho un sacco di libri, ma tu sei appena nato e non sai leggere.
Quest'anno mi hanno regalato l'opera omnia dei Beatles, il mio gruppo musicale preferito, e spero che tu comprenda se io preferisco tenerlo per me invece che donarlo a te, ma è un regalo troppo importante sia nella sua essenza che per la persona che me l'ha donato (al massimo ti posso masterizzare qualche cd se ti va)...
Però vorrei dedicarti un pezzo di una loro canzone, una delle più belle, che si intitola "Hey Jude", scritta da Paul Mc Cartney e dedicata a Julian, figlio dell'amico John Lennon, il quale era triste per via della separazione dei genitori.
Caro Gesù Bambino, prendi queste parole che escono spontanee dal mio cuore e falle tue:
Hey Jude, don't make it bad
Take a sad song and make it better
Remember to let her into your heart
Then you can start to make it better

Hey Jude, don't be afraid
You were made to go out and get her
The minute you let her under your skin
Then you begin to make it better


And anytime you feel the pain, hey Jude, refrain
Don't carry the world upon your shoulders
For well you know that it's a fool who plays it cool
By making his world a little colder
Nah nah nah nah nah nah nah nah nah

Hey Jude, don't let me down
You have found her, now go and get her
Remember to let her into your heart
Then you can start to make it better


So let it out and let it in, hey Jude, begin
You're waiting for someone to perform with
And don't you know that it's just you, hey Jude, you'll do
The movement you need is on your shoulder
Nah nah nah nah nah nah nah nah nah yeah

Hey Jude, don't make it bad
Take a sad song and make it better
Remember to let her under your skin
Then you'll begin to make it
Better better better better better better, oh
Caro Gesù Bambino, anche se io sono un'impenitente peccatrice, ti sono vicina e soffro già all'idea di tutto quello che dovrai passare: prima lodato ed esaltato, poi deriso e crocifisso.
Non ti meriti una fine del topo come quella, anche se sei un grande, uno dei pochi eroi apparsi in questo mondo.
Intanto goditi spensierato la tua infanzia, e quando verrà l'ora compierai le tue opere.
Da parte mia, io ti chiedo solo un regalo e sarò anche egoista poichè è una cosa per me sola: insegnami a combattere, sempre e al di là di ogni ostacolo, e se cado non lasciare che io indugi troppo sul mio fallimento e pianga sul latte versato, anche perchè il latte è così buono che spanderlo è un vero delitto!
Fà che io rimanga sempre me stessa, fà che nessuno provi mai a cambiarmi, dammi la forza per combattere le avversità, e l'umiltà di ammettere i miei errori.
Fà che io chieda aiuto quando ne ho bisogno, attutisci la mia stupida testardaggine, fà che mi rimanga la curiosità di imparare sempre cose nuove.
Infine dona la salute ai miei cari, sono troppo importanti.
Grazie per ciò che potrai fare, io ti prometto che ce la metterò tutta.
Il tuo esempio mi indica la strada.
Hi Jesus!
I love you!
LU