Cerca nel blog

Libri preferiti

  • Banana Yoshimoto
  • Due di due
  • Il gabbiano Jonathan Livingstone
  • Il piccolo principe
  • Ragazze interrotte
  • Veronika decide di morire

Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

lunedì 8 novembre 2010

Le 10 cose che vorrei fare nella vita

Ieri Yuri (beh, forse sono trascorsi un po’ di giorni, ma mi piaceva il suono di queste due parole accostate) mi ha lanciato il guanto della sfida che io prontamente raccolgo. E rilancio.
Alla mia domanda: “Riuscirò un giorno a condurre una vita normale?” Premettendo ovviamente che il concetto di normalità mi è del tutto sconosciuto e, a dirla tutta, non so neanche se esista.
Dai miei vecchi studi in statistica ricordo vagamente la distribuzione normale, la cosiddetta gaussiana, che graficamente si presenta come una campana. Chi rientra nei parametri della normalità si piazza approssimativamente intorno al vertice di questa campana. Tutti gli altri, i pochi elementi solitari e lontani dalla media, si trovano sulle code. Sono chiamati outliers.
Ecco, io ora mi sento dentro una perfetta outlier, una variabile impazzita che si piazza costantemente fuori dall’intervallo di confidenza (destra o sinistra non importa, ma comunque sempre nelle code). A proposito, per i non addetti ai lavori, l’intervallo di confidenza è un concetto un po’ complesso da spiegare e io non sono la persona più adatta per farlo, diciamo solo che centra con lo studio di un campione rappresentativo della popolazione con lo scopo di individuarne delle caratteristiche peculiari che si adattano a tutta la popolazione di riferimento. E qui chiudo il discorso, prima di addentrarmi in territori troppo ostici sia per me che per i miei lettori. Inoltre chiedo scusa agli statistici esperti se ho utilizzato termini troppo tecnici un po’ a caso e senza un minimo di precisione, ma io mi diverto troppo a fare la tuttologa.
Torno dunque a parlare di Yuri ed alla avvincente sfida che mi ha lanciato: alla mia domanda sulla normalità, lui mi ha risposto invitandomi a scrivere le 10 cose che vorrei fare nella vita. Gran bella sfida. No, mi pare che avesse detto le cose che voglio davvero dalla vita, ma alla fin fine i due concetti sono simili.
Mi ricorda tanto quel film con Jack Nicholson e Morgan Freeman, credo si intitolasse “Non è mai troppo tardi”, solo che loro avevano poco, pochissimo tempo per realizzare i loro 10 desideri, dal momento che avevano una malattia terminale.
Per fortuna io non ho limiti spazio-temporali, per cui me la prenderò con tutta calma, così assaporerò meglio le mie conquiste.
Ed ora veniamo alla lista, che ho buttato giù in cinque nanosecondi (buon segno, vuol dire che ho le idee chiare..):

1) Formarmi una famiglia. Non dico di avere dei figli, sarei un pessimo esempio di madre, poi coi farmaci che prendo nascerebbe un mostro completamente deforme, ma almeno creare un nucleo stabile e coeso. Insomma vorrei vivere la mia vita con una persona che sia la metà che mi manca, qualcuno che mi completi e che io riesca a mia volta a completare. Amore è una parola grossa ma vorrei usarla con regolarità. Fino ad ora il candidato più idoneo per ricoprire questo ingombrante ruolo si è rivelato Yuri. Mi auguro con tutto il cuore che rimanga sempre lui. E in ogni caso, comunque vadano le cose, io spero davvero che un giorno Yuri riesca a vivere sereno, senza preoccupazioni e soprattutto senza quelle nuvole grigie che a volte, ultimamente troppo spesso, offuscano il suo dolcissimo sguardo.
2) La salute, ma prima che per me, per i miei genitori. Vorrei che la discesa che mio padre sta un po’ troppo rapidamente percorrendo (a causa della sua demenza senile e del suo Parkinson) rallentasse almeno un po’, in modo da fargli godere più serenamente le gioie di una sana e meritata vecchiaia.
3) Diventare economicamente indipendente, non dover ricorrere più al sostegno economico della mia famiglia (a 38 anni mi sembra un desiderio sacrosanto) o a sussidi statali. Voglio solo guadagnarmi in modo onesto il mio pane quotidiano. Se poi la mia fonte di reddito nascesse dalle boiate che scrivo, beh, allora sarebbe la fine del mondo. Rimanendo realisti, desidero ardentemente rimanere nella ditta dove ora lavoro come tirocinante non retribuita; è di gran lunga il posto dove mi sono trovata meglio, sia come ambiente di lavoro che come mansioni svolte. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Peccato che la ditta in questione stia trascorrendo un periodo di forte crisi, ma io voglio essere ottimista e sperare che un giorno anche per me si aprano le porte ed entrarvi come lavoratrice dipendente a tutti gli effetti.
4) Guardare il sole che sorge sulla cima di un monte. Amo la montagna, ma sono particolarmente legata al monte Amariana, che sovrasta il mio paese natio, Tolmezzo. Ogni volta che ci penso, mi viene una malinconia pazzesca, ci tornerei ad abitare subito, se ce ne fosse l’opportunità. E al diavolo la gente che dice che i carnici sono persone dure e rigide. Quelle sono le mie origini (oltre al Cadore e all’Austria) e le rivendico con orgoglio.
In particolare, il monte Amariana è a me molto caro poiché sulla cima, dopo una lunga e tortuosa strada ferrata, si erge una statua della Madonna che mio zio Adriano tanti anni orsono contribuì a trasportare fino lassù. Un paio di anni fa, grazie al mio amico Raf, sono riuscita a realizzare questo mio sogno di arrivare sulla cima. E’ stata un’esperienza pazzesca, in pieno inverno, con un ginocchio maciullato, rischiando continuamente di scivolare giù per la scarpata.
Ne approfitto di questa mia lista per chiedere a Raf di ripetere quell’entusiasmante esperienza e magari portarmi ancora un paio di volte ad arrampicare. E’ bellissimo, anche se sono un po’ impedita.
5) Terminare il praticantato e superare l’esame di stato per diventare Consulente del Lavoro. A dirla tutta, l’idea non mi fa impazzire al massimo, ma sono abituata a portare a termine gli impegni che mi assumo, anche se non me ne può più fregare niente. Il problema è la rapidità con cui cambio idea. Fosse per me, sarei iscritta contemporaneamente ad almeno dieci corsi di laurea, dall’ingegneria gestionale, alla farmacia, alle lingue straniere orientali. Non sono pazza, la mia è solo sete di conoscenza. Ad ogni modo, ho intrapreso il percorso per diventare Consulente del Lavoro perché mi piace fare buste paga ed amministrazione del personale e vorrei che questa diventasse la mia professione in futuro. Intanto sono preiscritta a due corsi serali: gestire le risorse umane ed Excel avanzato.
6) Tornare a New York e godermi la bellezza struggente della sua skyline al tramonto. Vorrei girare in metropolitana e vedere tutti i quartieri, anche i più malfamati. Completerei questo magico tour con un bel viaggio coast to coast in camper, attraversando l’America rurale, quella in cui si è fermato il tempo, cavalcare in Texas su un cavallo selvaggio, mangiarmi una enorme bistecca ma non al sangue, e infine approdare alle magiche spiagge della California.
7) Incontrare e fare un duetto con Nevruz. Avevo pensato a “Charlie fa surf” oppure qualcosa dei Litfiba, tipo “Gioconda”.
8) Dopo la mia morte andare in Purgatorio, so che mi meriterei l’Inferno per tutti i peccati che ho commesso, ma auspico nel buon cuore di San Pietro o chi per lui.. Il Paradiso è un miraggio per me, dovrei comportarmi meglio, ma a fare la brava bimba non mi ci ritrovo. Se eventualmente esistesse la reincarnazione, vorrei rinascere non in una nazione dove c’è un nanerottolo ninfomane al governo ma in un posto ove regni qualcosa che assomigli a una sorta di democrazia. Frequenterei le scuole con più impegno, andrei al liceo classico e poi studierei medicina, per diventare un valente medico che cura gratis i bisognosi.
Stavo pensando: ma è valido questo desiderio? A sensazione direi di no, perché la lista in questione si riferisce a qualcosa di attuabile ed ottenibile in questa e non in altre vite.
Pertanto, annullo quanto scritto e riformulo il desiderio: vedere in galera, dopo essere stato violentemente picchiato da una banda di stranieri abilmente mimetizzati e deprivato di tutti i suoi averi, quel delinquente bastardo enorme idiota del mio ex. Ho portato tanta pazienza, ma il limite è stato raggiunto e superato ormai da tanto tempo. Io di solito non auguro il male a nessuno, ma in questo caso è d’uopo fare un’eccezione. Ha imbrogliato e truffato troppa gente, trovando sempre il modo di scamparla liscia e riciclarsi sotto altre vesti. E’ ora che questo giochetto finisca. E anche in maniera brusca.
9) Imparare a fare bene il tricking. E’ una sorta di arte marziale acrobatica, senza regole e senza schemi. Salti e capriole. Puro divertimento con un sottofondo di potente musica rock. Fino ad ora ho fatto solo una lezione di prova e non è detto che io continui, ma mi sono divertita come una pazza.
10) Lo dico o non lo dico? Vabbè mi butto: fare la scrittrice, pescare quotidianamente dal cilindro magico della mia fantasia e partorire una quantità infinita di racconti buffi e filastrocche che riescano a portare un sorriso a chi il sorriso, per qualunque motivo, l’ha perso.

Alla fine di questa strana lista, direi che non chiedo poi molto, non mi interessa fare la velina (anche perché oltre a non essere strafiga, non ho l’età e soprattutto so coniugare i congiuntivi, sia in italiano che in latino). Non mi va di entrare nella casa del Grande Fratello, ma farei leggere a tutti i concorrenti l’omonimo libro di George Orwell che è un capolavoro. Altri reality o programmi televisivi non mi competono, al massimo non disdegnerei una intervista alle Iene o da Fabio Fazio. Ma dubito che questo prima o poi accada.
E voi?? Quali sono i vostri 10 sogni che volete realizzare in questa vita? Mi piacerebbe tanto ricevere una risposta dai miei lettori a questa domanda; sono curiosa e poi mi piacerebbe confrontare le vostre risposte con le mie e, magari, trovare qualche spunto o ispirazione per allungare la mia lista magari a 15 o 20 sogni.. sarebbe una figata.. Allora, cosa aspettate??

1 commento:

  1. dalla vita voglio un figlio.
    (vale per dieci)

    la Zia che diventerà mamma (un giorno o l'altro)

    RispondiElimina