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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

lunedì 21 febbraio 2011

Anticaglie letterarie

Oggi, nel mio pigro girovagare tra i meandri del mio computer, alla ricerca di qualcosa di interessante nonché risalente al paleolitico, mi sono imbattuta in un file che è una specie di embrione di blog... Era tra il 2004 e il 2006, periodo non proprio tranquillissimo ma rileggere le mie parole, che qui riporto, mi ha fatto un enorme piacere.
Era il periodo in cui avevo la fissa di scrivere tutti i sogni che facevo (non a caso il file si intitola I have a dream), pratica adottata per diversi anni, ma ora messa in disuso per ampia rottura dei miei maroni.
Ed ecco cosa ho trovato:

09/09/04
Questa notte ho fatto un sogno, di quelli vivi, con i colori talmente abbaglianti che stenti a credere che si tratti realmente di un sogno….Ero a Padova, quella città continua a rincorrermi come se non l’avessi mai abbandonata..
Ero in compagnia di tante persone, tutte giovani come me.. correvamo, forse alla ricerca di un autobus che ci riportasse in centro.. nonostante fossimo in periferia, non erano luoghi abbandonati, c’era vita ovunque..
Un attimo dopo mi ritrovo in centro, a vagare tra una lezione all’università e tra una miriade di stoffe colorate appese al di fuori di tanti negozi, come un infinito bazar… Non so perché, ma camminavo all’indietro, quasi pattinavo…
Ricordo solo che ero maledettamente felice… E continuavo a chiedere a Glauco, anche se non era lì con me:” ma cosa diavolo sono tornata a Udine? per far cosa? La commessa nei centri commerciali?....quando avrei potuto rimanere in questo paradiso?”
Ma la domanda più inquietante, quella a cui non è arrivata nessuna risposta, è stata:” Ma dimmi Glauco, io che lavoro faccio? Che lavoro faccio? Cosa faccio??” Non sapevo assolutamente ciò che ero o facevo in quel momento..
So solo che di sogni così, con quei colori, dovrei farne più spesso…
6.55: si riparte con un’altra giornata…

13/09/04
La strada che ti porta in treno verso Padova è lastricata di porte, una uguale all’altra, tutte il fila, attaccate come gemelli siamesi.. ma il bello è che queste porte hanno solo gli stipiti, di un bell’azzurro intenso.. I pilastri non reggono nulla, ma si aprono sulla campagna verde che si perde a vista d’occhio…

16/09/04
Un’altra notte dispersa a Manhattan… ma senza paura, solo con tanta curiosità e desiderio di non ritrovare il gruppo di persone che mi sta aspettando…..

10/10/04
Montagne da scalare, ghiacciai innevati, sentieri impervi da affrontare.. Ma in compagnia dei più cari amici è tutto più semplice, una passeggiata… E nasce anche una canzone…

18/11/04
E’ tutto nella testa.. Basta non pensarci.. è così semplice…

12/12/04
Un pomeriggio a Padova ed è come una magia… L’aria, i colori.. ti entrano dentro nella pelle.. è la mia seconda casa.. La nostalgia è molto forte, non riuscivo a staccare gli occhi di dosso dalle strade, dalle case, la vecchia università.. Un giorno ci torno e non me ne vado via più.. intanto come ricordo un ciondolo a forma di croce..

27/12/04
Ciò che mi è sconosciuto mi spaventa (anche se un po’ mi attrae).. Visto che lo fanno tutti, anche io voglio lanciarmi in previsioni, speranze e pensieri per ciò che sarà… è il 27 dicembre…
Ora come ora ho paura, ma sento che butta bene (ma non quel bene che si è rivelato un disastro un po’ di anni fa!!). E’ un bene più tranquillo, meno esaltato, più propositivo. Sono cambiati i valori, le cose che contano. Non ammazzarsi per il lavoro, per i soldi, ma VIVERE, RESPIRARE e soprattutto sorridere più spesso.
Voglio essere una sicurezza per chi ha bisogno di me, non voglio piegarmi a compromessi, beh, e se proprio devo farlo, non ammalarmici per questo.
Forse troverò un lavoro che mi piace e se anche non mi piacerà, ho trovato il modo di farmi la corazza. So che sono resistente agli urti, anche se non sembra. Voglio amare chi mi ama e non farmi pestare i piedi da chi mi odia. Sguardo fiero (con questi 2 occhi, sarebbe un peccato non farlo --> HEDONISM) e sorriso fiero.
Ma non rompetemi troppo i coglioni.

02/01/05
Fa male, anche se non ci credevo. E’ sempre meglio credere che siamo stati noi a tagliare i ponti, quando alla fine sono gli altri ad anticiparti, anche se di un soffio,e tu rimani spiazzata.
Va bene, anzi va benissimo, non serve aver paura. Dopotutto era quello che volevi. Vai grande!

16/01/05
Sono felice, quasi sempre e non ne ho ancora capito il motivo. Mi sto abituando a questo stato d’animo. Le persone che amo stanno bene e forse questa è la cosa più importante. Ci sono gli scazzi momentanei, i soldi che non bastano, ma credo che in qualche modo riuscirò sempre a cavarmela. Non vale la pena preoccuparsi troppo del futuro.
Lo studio mi apre nuovi mondi, prima o poi voglio viaggiare e vederli di persona.
Germania, Svizzera, America, Inghilterra.. Conoscere e capire. Intanto studio.
Ho sognato che cambiavo scuola, mi inserivo in una nuova classe. Era bello, libri colorati, si studiava tedesco.. Era in Veneto.. voglio andare a Padova..

19/01/05
Voglio andare a vivere al caldo, non mi piace il freddo, ti ghiaccia l’anima.. Direi che la California va bene. Una piccola casetta vicino al mare a a qualche campus. Un bagno con una vasca a parete e le piastrelle arancioni..


20/01/05
Credici, credici un po’ di più.. (da Ligabue, Ho perso le parole)..
Sto aggiustando il tiro, il campo d’azione si sta riducendo sempre più. Meno male che ci sono persone come la Feltracco (docente universitaria di tecniche di scrittura Ndr) che incoraggiano a tirare fuori tutte le infinite possibilità che si hanno dentro. Non aver paura della banalità. Bene.
Ho sognato una casa in legno, molto bella, tante piccole stanze tipo cunicoli. Peccato dover partire. Il legno era chiaro, di quello che si usa nelle costruzioni di montagna. La casa si trovava sulle rive di un grande fiume, placido, tranquillo.. addirittura c’era gente distesa a pancia in su a prendere il sole. Che bella città. Nel sogno mi pare fosse Livorno, ma dubito che nella realtà corrisponda. Forse un giorno la troverò la mia città sul fiume..


25/01/05
Ci sto girando intorno ma non capisco cosa sia. È un’idea che mi sta girando in mente, molto confusa, sta prendendo corpo, si fa viva la notte nei miei sogni.. quel fiume continua a essere presente, stanotte ho sognato che stavo per essere investita da una grossa onda, ma mi mettevo al riparo dietro a un muro.
Sto prendendo la mira, intanto la direzione è quella giusta e non è mai troppo tardi per trovarla. E’ veramente assurdo che a 32 anni mi entusiasmino le cose che a 15 mi facevano schifo, non so come ho potuto cambiare inclinazioni in questo periodo. Forse non ho saputo sfruttare le occasioni, ma non mi pento di nulla e di sicuro non vivo nel rimpianto. Sono felice di tutto ciò che ho fatto, di tutti i passi che ho compiuto e non rinnego gli errori. Sono pentita del male che ho fatto, spero di aver espiato abbastanza.
E’ stato bello studiare statistica, la mia mente amante degli schemi ha trovato il pane per i suoi denti, ma ora voglio girarmi verso altri orizzonti, capire e conoscere altre cose.. nuovi mondi..
Ho sempre nel cuore la mia adolescenza felice a Tolmezzo, bruscamente interrotta…
Reminder: almeno tre sorrisi al giorno..

una vita senza ricerca non è degna d’esser vissuta

Ama e fa’ ciò che vuoi. S. Agostino.

03/03/2005
Ora non ho più paura.

25/08/2004
IL CREDO DI LIGABUE IN RADIOFRECCIA

Credo nelle rovesciate di Bonimba e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono del campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese, credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non sta in piedi, credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non e' detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.
Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio.
Credo che se mai avrò una famiglia, sarà dura tirare avanti con 300.000 al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio capo reparto, difficilmente cambieranno le cose.
Credo che c'è un buco grosso dentro, ma anche che il rock'n roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici, che, ogni tanto questo buco me lo riempiono.
Credo che la voglia di scappare da un paese con 20.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddye Merks.
Credo che non e' giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri, credo che per credere, in altri momenti, ti serve molta energia....


08/03/2005
IL MIO CREDO (COME QUELLO DI LIGABUE IN RADIOFRECIA):

Credo in un essere infinitamente buono e caritatevole che sta sopra di noi, io lo chiamo Dio, voi fate come volete.
Credo nelle persone, nella loro buona fede.. Se poi c’è qualche stronzo, beh, questo fa parte del gioco.
Credo che sono una roccia e che dentro di me ho tanta energia che neanche immagino.
Credo nel tendere una mano senza aspettarmi nulla in cambio.
Credo nella forza di un sorriso.
Credo che se ho voglia di starmene per i fatti miei ne ho tutto il diritto e nessuno mi deve rompere le scatole per questo.
Credo che esista un momento per ridere e uno per parlare molto seriamente.
Credo nella ricerca costante, qualsiasi cosa, purché ti permetta di scoprire finalmente te stesso.
Credo che ora non ho più paura.
Credo che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.

26/12/05
PERDONA E DIMENTICHERAI
PER QUANTO POSSA FARE MALE in fondo sai
che sei ancora qui
e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve


Continuo a sognare città dalle larghe strade in cui mi trovo a mio agio.. attraverso le strade di corsa, incurante delle macchine che sfrecciano, sono in compagnia dei miei amici. Ci sono giardini, strade contornate da alberi.
Non conosco queste città, non le ho mai viste ma mi ci sento bene.
Vorrei capire dove sono questi posti e poterci andare.

17/04/06
L’amore conta e io non conosco altro modo per evitare la morte.. Ligabue non se ne avrà a male se scippo le sue parole.
Talvolta ho dei black out biochimici improvvisi che mi lanciano in un buco nero fatto di nulla e di disperazione: nel buco nero ho paura, sento che niente abbia un senso e sono come un topolino che cerca di uscire da un labirinto di vetro nel quale qualche scienziato sadico l’ha incastrato.. Mi ricorda i castelli di labirinti di vetro dei luna park dove andavo da piccola.
E’ strano ed imprevedibile questo mio andare su e giù per le montagne russe delle mie emozioni.. Non riesco a non pensare che in una vita precedente ero un giullare… Non puoi essere veramente esilarante se non hai toccato davvero il fondo degli abissi mentali..
I sogni che faccio sono quasi sempre belli, ricchi di immagini luminose e posti conosciuti ma rivisitati secondo l’umore del momento.. Sogno di viaggiare in treno, in macchina, a piedi o in bicicletta.. Vado per sentieri di montagna, autostrade, strade isolate, metropoli affollate.. Sempre durante le ore mattutine quando sono tutti sono sotto le coperte.. O anche il mare, calmo o in violenta tempesta, ma sempre azzurro.. Ma anche un sentiero di montagna da scalare.. Adoro il diramarsi dei labirinti dei sentieri di montagna.. Sai che se ne prendi uno chissà quanti altri bei posti non vedrai.. e per colpa di questo amletico dubbio rischi di non partire mai..
Io non so cosa devo fare o dove devo andare, per ora i miei sogni mi danno qualche dritta, l’importante è che la chimica non vinca sulla mia anima… Ma non credo che ciò avverrà..

01/05/06
Leggero, nel vestito migliore, senza andata né ritorno, senza destinazione.
Leggero, nel vestito migliore, nella testa un po' di sole ed in bocca una canzone.
È quello che ho sognato stanotte.. fuggire via con poche persone e nessuna preoccupazione…

25/11/06
Oggi ho imparato che (con l'aiuto di Paolo Coelho):
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Ma anche che se piango continuerò a rimanere da sola.. a volte è bello però starsene rintanata a leccarsi le ferite, basta mettere il naso fuori di casa prima o poi.
L’obiettivo è sopravvivere, di 12 ore in 12 ore, non sono permesse cadute.





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