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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

sabato 7 aprile 2012

Così stupida

Mi sento stupida, così stupida e deficente.
Io che nei miei post precedenti parlavo della morte come se fosse un bel gioco, da inseguire o almeno che tentare. Un pò come giocare col fuoco.
Poi ho letto le risposte allarmate dei miei amici, preoccupati che io compiessi atti estremi.
Non è che volessi attirare l'attenzione su di me, anzi, ho sempre preferito passare tra la gente in modo anonimo e innavicinabile.
E' vero, il tarlo della morte mi ha assillato per tantissimo tempo, come un bisogno impellente da soddisfare, un dolore costante nel profondo del mio cuore come se fosse trafitto da mille spade acuminate.
E poi? Massimo si è ucciso, pochi giorni fà. Non lo conoscevo benissimo ma quanto basta per poter dire che ci eravamo simpatici a vicenda.
Non c'è una ragione per spiegare quello che è successo, nessuno ci riesce, ognuno ha la sua verità e tante piccole informazioni, messe insieme come a formare un puzzle, aiutano ad avere un quadro completo della situazione.
E pensare a una persona che fino a pochi giorni fà ti sorrideva chiedendoti come va, ora è ridotta ad un cumulo di cenere che puoi tenere nel palmo di una mano, beh, fa davvero impressione. E tanto male.
Ora mi rendo conto che ho giocato un pò troppo con la morte, ci sono stati gioni in cui la desideravo con una violenta intensità. Non desideravo altro. E ci ho pure provato, due volte. Da dilettante. La terza sarebbe stata quella giusta.
Ma vedere l'immenso dolore che tutti noi indistintamente abbiamo provato per la perdita di un amico, un padre, un figlio, un fratello, beh, mi ha completamente fatto vedere le cose da tutt'altra prospettiva.
Sono stata un'egoista. Pensare di andarmene via senza dare nell'occhio è praticamente impossibile. E io non voglio far soffrire nessuno. Soprattutto Marco. Farlo diventare vedovo dopo nemmeno due mesi dal matrimonio sarebbe un colpo gobbo.
E quindi non tenterò e neanche ci penserò a gesti così estremi, mi tengo il mio fardello che a volte contiene cose belle e a volte così brutte.
Ho male dentro, ma ci devo convivere. In questo momento sto scrivendo con le mani che mi tremano e con la lacrima che vuole uscire ma si ferma lì sull'occhio, tutti effetti collaterali dei farmaci che prendo. Vorrei piangere ma non ci riesco. Ma anche se ne prendessi di più di farmaci, questi non riuscirebbero comunque a lenireil dolore che ho dentro. Ma vado avanti, mi sono imposta il motto "Lotta dura senza paura" ma le prime battaglie le ho perse tutte. La guerra, però, è lunga.

2 commenti:

  1. non fa una piega.

    sono felice che tu sia giunta a queste conclusioni.
    vieni a rileggere il tuo post quando ti pare di non farcela.

    YOU GO, GIRL!!!!

    La Zia felice.

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  2. Rendere la Zia felice è una delle cose più belle del mondo:)))

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