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Uno splendido viaggio sulle montagne russe della mente di una borderline girl

mercoledì 26 gennaio 2011

Grazie

Ciao Yuri!
E’ passato solo poco tempo, giusto una notte per dormirci sopra, e stamattina, quando mi sono svegliata, ho realizzato, in maniera lucida e chiara, che tu non sei più il mio moroso.
Non che fosse una novità, ma ieri finalmente abbiamo avuto il coraggio (soprattutto io, visto che al solo pensiero di parlarti mi tremavano le gambe), di dirci in faccia tutte le cose che non funzionavano più.
Pensare a te mi stringe il cuore, sento un misto di sensazioni strane che vanno dal dolore profondo al senso di liberazione, alla tristezza, alla serenità. Non chiedermi il perché di questo fritto misto così eterogeneo, non saprei proprio darti una spiegazione.
Mi ricordo che spesso mi pungolavi e mi chiedevi di scrivere qualcosa di bello su di te, ma io mi schernivo intimidita, riportandoti un proverbio cinese che avevo sentito anni fa e che ho fatto mio: “Quando ti piace qualcuno non dire mai in giro il suo nome, sarebbe come cederne una parte”.
Adesso invece ho voglia di scriverti, anche perché, a dirla tutta, non sei più mio. Purtroppo.
Non sono riuscita a tenere mio l’uomo migliore che abbia mai incontrato in vita mia. Non riesco proprio a perdonarmela.

Ricordo con struggente malinconia, che quasi mi fa male, i miei primi giorni di ricovero a Teolo, che tra l’altro cadevano intorno al tuo compleanno.. Fissavo dalla mia stanza le colline che circondavano la clinica e avevo un groviglio immenso di pensieri in testa. Poi ho iniziato a scrivere, sempre di più, e da quella volta non mi sono più fermata.
Poi, in punta di piedi, un giorno sei apparso tu, nascosto dietro un cortese invito a far amicizia su facebook.. E tutto è iniziato… La nostra favola è iniziata, fatta di lunghe telefonate, dolci parole, incoraggiamenti. Mi sono innamorata come prima mai mi era successo.

Con questa lettera voglio semplicemente dirti grazie: grazie di essere stato l’uomo con cui in vita mia io sia stata meglio, l’uomo che mi ha amata di più e al quale ho dato tutta me stessa, l’uomo che mi ha insegnato a tirare fuori le palle e combattere, per me, per noi, per la vita, l’uomo che quando canta mi fa venire i brividi lungo la schiena, l’uomo che mi ha trasmesso la voglia di iniziare a scrivere (la contessa cisalpina ti saluta affettuosamente) e farmi intravedere cosa mi piacerebbe fare nel futuro, l’uomo che mi ha insegnato a non aver paura di crescere e mi ha mostrato quanto bello è il mondo, l’uomo che mi ha tenuto per mano e mi ha accompagnata passo passo a riprendere la mia vita quando, come un pulcino bagnato, (queste sono le parole dell’inossidabile dott. B.) sono uscita dalla clinica di Teolo tutta impaurita e tu mi hai tenuto per mano e, con dolci parole d’affetto, mi hai fatto capire che anche io ho diritto a conquistarmi il mio posto nel mondo. Grazie per essere stato mio. Anche se solo per una breve e fugace estate.
Tutte quelle volte che in clinica, la sera fumando l’ennesima sigaretta, guardavo dall’alto la mia macchina e sognavo di correre da te.
Mi hai conquistato con una dolcezza e un’intelligenza che non avevo mai incontrato prima.
Ricordo il 10 giugno, appena rientrata a casa, il campanello che suona, una porta che si apre, e una figura che lentamente fa capolino. E’ stato più forte di me: ti sono saltata in braccio e ti ho riempito di baci.
Adesso invece sono ritornata nel mio modo di essere quasi abituale: selvatica, selvaggia, anarchica, ribelle… Ma l’estate 2010 è stato di gran lunga il periodo più fantastico della mia vita..
Che bello il concerto a Osoppo, anche se non c’era un cane.. io distesa a prendere il sole e tu a cantare con la consueta adrenalina.. Mi sentivo la “donna del cantante”.. Mi sentivo importante.. E poi quando canti, sei una forza della natura….

Una certezza ce l’ho e te l’ho anche detta a voce: se non sono riuscita ad amare con continuità un uomo splendido come sei tu, vuole proprio dire che non sono capace di amare. Punto e basta questa è la pura e semplice verità.
E ti assicuro che ti ho amato con una intensità mai provata prima, ti ho dato tutto di me, come tu hai fatto con me.
Ma poi non sono più riuscita a farlo. Non riesco a darmene una ragione per questo mio fallimento.
E se un giorno, chissà quando, imparerò a farlo, vorrei tanto che l’uomo da amare con tutta me stessa sia tu. Forse è un’utopia ma io intanto lo dico.
Non so perché ma l’amore non fa per me: parto in bomba e poi mi perdo, penso ad altro, facendo così del male a chi ho a fianco. E’ così difficile dire “Ti amo” certe volte.. Ma avrà un valore questa frase?
Proprio perché non sono portata per l’amore mi sono circondata di gatti: grazie anche a te, che mi hai spinto ad adottare Leo, adesso quando torno a casa ho qualcuno che mi attende e che mi strappa un sorriso e una carezza. E mi sento felice. Peccato, ora che c’è Bastet, che tu non possa fargli da papà così bene come hai fatto con Leo, le avrebbe fatto sicuramente tanto tanto bene.
A volte tu eri l’aria che respiravo, non c’era vita senza di te, altre volte invece eri più pesante di una pigna in culo (perdona la crudezza dell’affermazione), mi sembrava che telefonarti o mandarti un sms fosse una formalità da espletare come timbrare il biglietto dell’autobus.
Avere a che fare con me è una bella gatta da pelare.. Durante il corso della giornata il tono del mio umore ha dei picchi incredibili, come una sinusoide impazzita.
I medici mi hanno detto che sono borderline e in effetti lo sto constatando proprio ora, nella mia incapacità di mantenere relazioni stabili nel tempo. Posso provare a migliorare, ma snaturare il mio essere no.
Adesso sono nuovamente caduta nel baratro della depressione e dell’angoscia e per nulla al mondo voglio portati con me in questo truce viaggio. Voglio uscirne da sola (d’altronde tu mi hai insegnato a combattere) e ritornare alla vita felice e serena come prima. In questi giorni di angoscia ho invocato la morte più volte ed è un bene che tu non sia presente, non meriti di avere accanto una persona così difficile.
Ma io vincerò, ne sono certa. Mi ci vuole solo tempo.
Se devo scegliere tra l’amicizia e l’amore, voto sicuramente per l’amicizia, sono fatta così, ho amici per i quali andrei in capo al mondo a piedi nudi, ma per un uomo non lo so se sarei capace di farlo.
Ma ti assicuro che ti ho amato, con tutta me stessa, ed il mio sogno più grande è riuscire ad amarti ancora un giorno, con più intensità, quando però sarò meno instabile. Sei l’unica persona che abbia reso la mia vita completa.
Concludo questa mia lettera con le parole di un cantante che tu odi ma io adoro, cioè il Liga, le faccio mie e le dedico a te:

grazie per il tempo pieno
grazie per il te più vero
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?


Grazie, mille volte grazie. Dal profondo del mio cuore.
LU

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